giovedì 21 Settembre 2023

Atti di Cannibalismo Vari

Cannibalismo, sinonimo di predazione intraspecifica, è un termine che indica la pratica del mangiare i propri simili.

atti di cannibalismo vari

Articoli di cronaca

Atto di CANNIBALISMO primo: Onestà e Vendetta.

“Professore, deve cambiare la sua perizia, deve lasciare spazio alla difesa”.
Tante erano state le telefonate e i velati consigli che avevano suggerito di modificare la sua perizia, ma il professore Giaccone era un uomo di altri tempi. Non avrebbe accettato mai questo consiglio. Aveva ricevuto l’incarico di esaminare un’impronta digitale lasciata sullo specchietto retrovisore da uno dei sicari che nel Dicembre 1981 avevano scatenato una sparatoria tra le vie di Bagheria esitata in “quattro ‘morti ammazzati”.

I sicari avevano dato fuoco all’auto, ma lo specchietto, per caso o per misericordia divina, non aveva voluto saperne di prendere fuoco. Su quello specchietto vi era una impronta digitale in bella vista. Quest’impronta era di un assassino della cosca di Corso dei Mille ed era l’unica prova che poteva incastrare lui e gli altri.

La risposta del professore alle telefonate non fu diplomatica ma chiara e cristallina, non lasciava compromessi e non lasciò spazio alla difesa: “anche un bambino si accorge che le due impronte sono perfettamente uguali”.
Giaccone fu ucciso nei viali del Policlinico in una calda giornata dell’Agosto 1982, 37 anni addietro, solo perché aveva deciso di fare il suo lavoro e non avere compromessi con la sua morale.

Paolo Giaccone ucciso
11 Agosto 1982, Policlinico di Palermo

Il Policlinico di Palermo fu poi intestato a lui, ma davvero non so quanto rimane del suo ricordo in questo freddo complesso edile e se sia solo un nome senza senso piuttosto che un modello da seguire…

lapide Paolo Giaccone


Atto di CANNIBALISMO secondo: Fame e violenza.

La storia è questa e la puoi ripetere e recitare quante volte vuoi, basta solo cambiare un pelino il protagonista ed alcuni trascurabili dettagli.
Prendi un morto di fame o un disperato. Prendi qualcuno tra gli ultimi. Prendi una persona sola. Prendi Anna, una giovane tossicodipendente che non riesce a trovare i soldi per farsi quella settimana. Prendi Salvatore, che è disoccupato, orfano ed emarginato dalla sua famiglia. Prendi Claudia che ha 3 figli piccoli, senza marito e non sa dove sbattere la testa per trovare il pane.

Se sei riuscito a trovare il protagonista sei a metà del racconto.
Come si fa a banchettare su queste persone? Come si può effettuare un atto di cannibalismo? Basta rompergli le ossa lunghe e tramite il loro sangue e dolore nutrirsi dei soldi delle assicurazioni.

Inscenarlo è semplice. In un casolare o in un garage abbondato dopo essersi fatti di crack o cocaina, mimato una anestesia locoregionale e posizionato l’arto interessato su dei blocchi di cemento, lo si colpisce con un peso da palestra in ghisa o con un altro blocco di cemento.

Peccato che la cocaina non è un anestestico ma un eccitante che acuisce ancora di più il dolore che risulta insopportabile. La procedura non è affatto una passeggiata.

Hadry Yacoub è morto per questo. Ma se la vittima sopravvive sei a buon punto. Dopo di ciò si scarica il soggetto ad un incrocio nel cuore della notte e si inscena un incidente a dinamica maggiore: auto-pedone o auto-bicicletta.

Come non contraddirsi in Area di Emergenza? Basta essere vaghi, non ricordare troppo o non ricordare nulla. Basta presentarsi in PS dicendo di avere investito uno sconosciuto e voler sapere come sta. Nella confusione dell’Area di Emergenza e nel vortice di dolore del paziente, l’anamnesi spesso non può essere approfondita e le lastre non vengono visionate con attenzione. Essendo non chiara la dinamica, supponendo una dinamica maggiore, il buon medico di Pronto Soccorso ha provveduto ad eseguire una TC total body con mdc, ovviamente negativa.

La frattura di omero, di femore, la bi-ossea di avambraccio o di gamba vengono più o meno rapidamente ricoverate in Ortopedia o in Traumatologia. Persino l’OSS dell’Ortopedia si accorge che le fratture non sono compatibili con un incidente stradale ma sono procurate. Se ne parla tra i corridoi, se ne discute al chiuso, di nascosto ma non si trova il coraggio di denunciare perché si ha una famiglia e non si è eroi.

Paolo Giaccone muore un’altra volta.

Il protagonista della nostra storia viene operato ma spesso restano dei deficit, delle menomazioni… altri soldi dalle assicurazioni che verranno rubati dai carnefici.

money

Atto di CANNIBALISMO terzo: l’evidenza scientifica

Tra le prove che il ricordo di Paolo Giaccone è vivo al Policlinico di Palermo vi è la pubblicazione di un piccolo articolo scientifico che credo sarebbe piaciuto al professore.
Il titolo dell’articolo è:Self-inflicted long bone fractures for insurance fraudpubblicato sulla rivista International Journal of Legal Medicine.

Cosa ci racconta questo lavoro?
Lo studio analizza in modo scientifico circa 100 casi di fratture auto-inflitte a scopo assicurativo. Di questi 100 casi, 12 risultano confermati dalle autorità giudiziarie. Gli altri, al momento della pubblicazione dello studio risultano con indagini in corso.

SITUAZIONE-SCENARIO

Generalmente, nonostante il grave incidente, il paziente viene trasportato in DEA senza ambulanza, da un privato. Raro ma possibile, il coinvolgimento del 118 per il trasporto. È probabile che i carnefici non vogliano personale sanitario sul luogo del finto incidente a prendere rilievi. Nonostante la dinamica dell’incidente, descritta come maggiore, i vestiti sono quasi sempre puliti, non un graffio, non uno strappo. Non vi sono contusioni associate e ferite lacere. Solo raramente possono associarsi delle piccole ferite o strane abrasioni cutanee, che vengono indotte con cartavetrata. Altro dolore. Non vi sono mai traumi cranici, toracici o addominali associati.

Il paziente tipico è un maschio di 30-40 anni, con basso livello sociale ed economico, anche se donne o giovani sono stati coinvolti nella truffa. Durante l’anamnesi i pazienti riportano frequentemente un incidente stradale guidando una bicicletta in piena notte, senza scendere troppo nei dettagli. A volte le vittime presentano un familiare con una frattura similare (il reclutamento delle vittime avviene attraverso il passaparola anche all’interno della propria famiglia).

Viene mimato uno stato di confusione mentale e non sono in grado di descrivere il tipo di caduta e come sia avvenuto il trauma all’arto. Nel momento in cui arrivano in DEA non è presente nessun familiare.

TIPI DI FRATTURA

Lo studio prende in esame vari possibili pattern di frattura:

  • Omero distale più avambraccio
  • Avambraccio più tibia-perone
  • Frattura isolata di avambraccio
  • Tibia più perone

Le fratture hanno sempre decorso trasversale.

PATTERN OMERO DISTALE ED AVAMBRACCIO

Viene colpito l’arto non dominante. Suppongo che i carnefici si preoccupino di lasciare alla vittima la possibilità di poter firmare polizze e assegni, più che aiutarlo nel quotidiano.
La frattura dell’omero è solitamente a carico del III distale e si associa spesso ad una frattura a carico del III distale dell’avambraccio. Sono interessate sia ulna che radio, la lesione è esattamente allo stesso livello. Il trauma è palesemente trasversale e netto a testimoniare un fenomeno compressivo laterale e perpendicolare all’arto (nella fattispecie un blocco di ghisa o di cemento). La frattura è spesso scomposta, raramente esposta. In alcuni casi è presente un piccolo frammento osseo controlateralmente alla sede del trauma (sempre secondario alla particolare dinamica del trauma).

A livello cutaneo, medialmente alla frattura è possibile osservare una ecchimosi a margini netti (una linea) che si estende 10 cm prossimalmente e 10 cm distalmente alla zona di frattura. Questa ecchimosi suggerisce che l’arto del paziente è stato poggiato su un doppio supporto per facilitare la rottura dello stesso.

fratture procurate disegno

La posizione anatomica del nervo radiale lo rende particolarmente prono a vari tipi di danno: contusione, compressione e persino lacerazione. Il danno può essere irreversibile.

fratture procurate

Queste sono chiari esempi di fratture procurate.

PATTERN AVAMBRACCIO E TIBIA

Le fratture coinvolgono il III medio dell’avambraccio: la frattura è doppia, interessando ulna e radio allo stesso livello, quasi sempre scomposta. Parimenti la frattura a carico dell’arto inferiore interessa allo stesso livello sia tibia che fibula. Le fratture sono quasi sempre scomposte.
È presente una piccola lesione cutanea, circa un cm, nella regione mediale della gamba (probabilmente sede dell’impatto). Sempre medialmente ma distalmente alla frattura, a livello del III distale della gamba, è presente un vasto ematoma.


PATTERN AVAMBRACCIO ISOLATO

Pattern raro. Coinvolto quasi sempre l’arto non dominante. Probabilmente raro perché con solo un avambraccio coinvolto le assicurazioni pagano poco, si cerca di ottenere il massimo da ogni singola vittima.

PATTERN TIBIA E FIBULA

Nulla da aggiungere a quanto detto sinora.

Atto di CANNIBALISMO quarto: la logica ed il mio punto di vista

La possibilità di provocare delle fratture realmente compatibili con un incidente stradale, a meno che non si chieda alla vittima di saltare dal primo piano, è molto scarsa. Possono cercare di sporcare i vestiti della vittima, possono mimare delle lesioni cutanee con carta vetrata ma la produzione di una frattura compatibile con un incidente stradale è molto difficile.
La chiave di volta dell’identificazione dell’incidente simulato sta nell’analisi delle radiografie.

incidente

Nel vero incidente stradale o nel trauma in generale la frattura è provocata da un trauma che si associa quasi sempre a fenomeni di compressione (basti pensare alla frattura ingranata) o a torsione (frattura con decorso spirale).

tipi di frattura disegno
tipi di frattura

Questi sono chiari esempi di fratture accidentali.

fratture accidentali

Se ad un determinato livello è possibile un trauma che applichi una forza perfettamente trasversale tale da esitare in frattura, tale forza difficilmente potrà avere lo stesso angolo di incidenza ad altri livelli.
Ovviamente non vi sto dicendo che la frattura trasversale sia sempre autoinflitta o procurata ma che questa rappresenta un punto di partenza, la base per il sospetto, soprattutto quando i margini sono netti, “chirurgici” oserei dire.

frattura omero

Atto di CANNIBALISMO quinto: aspetti morali e medico legali

Il riconoscimento delle fratture è solo un piccolo passo nell’affrontare tale problema. Vi sono degli importanti aspetti medico legali e morali da considerare. Non scenderò troppo nei dettagli perché non è il mio campo.
Il medico ha l’obbligo di denuncia quando vengono riportate prognosi superiori ai 20 giorni e nel momento in cui si abbia il sospetto di un crimine (nella fattispecie tortura, lesioni gravi e frode assicurativa).


L’articolo 361 del Codice Penale però dice quanto segue:
“Art. 361. Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale. Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all’autorità giudiziaria, o ad un’altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da euro 30 a euro 516. La pena è della reclusione fino ad un anno, se il colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria, che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto. Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa.”.
Rileggiamo con calma: “Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa”.

Se il mio assistito può andare incontro a problematiche legali teoricamente potrei non contattare le autorità giudiziarie.
Ma è davvero così semplice?

In realtà la legge fa una chiara distinzione tra libero professionista e pubblico ufficiale. Noi medici di Area di Emergenza ma anche gli Ortopedici, in quanto Pubblici Ufficiali, abbiamo meno margini di manovra.

Il nostro paziente è però vittima o carnefice in questo caso? Considerando che dei 20-30.000 euro dell’assicurazione riceverà al massimo 500-1000 euro è chiaro che risulta più che truffatore, truffato e vittima di tortura.
E se non denuncio perché ritengo di non avere l’obbligo in quanto coperto dal segreto professionale e il reato viene reiterato dieci, cento, mille volte e tanti altri disperati giungono in DEA con le ossa rotte, sono ancora dalla parte del giusto? Non credo che la nostra coscienza dormirebbe tranquilla.

Per approfondimento vi consiglio la lettura di “L’obbligo di denuncia: referto e rapporto” di Mario Corcelli e l’articolo “Querela, denuncia, esposto, referto: un po’ di chiarezza” di Nicola Canestrini.

Atto di CANNIBALISMO sesto: ritorsioni, il pool

È chiaro che non sia semplice avere voglia di denunciare, soprattutto per la paura di ritorsioni. Un singolo medico contro una organizzazione criminale non ha dove andare. La mia regione è piena di martiri. Uno più, uno meno… non farebbe “manco scruscio” (trad. neanche rumore). Rischi seriamente dal punto di vista legale a non denunciare, rischi ritorsioni a informare le autorità giudiziarie.

Negli anni 80 nella lotta contro Cosa Nostra fu instituito un pool antimafia perché si riteneva più difficile riuscire a bloccare e minacciare un’istituzione rispetto al singolo magistrato.

Paolo Borsellino: Il pool nacque per risolvere il problema dei giudici istruttori che lavoravano individualmente, separatamente, ognuno “per i fatti suoi”, senza che uno scambio di informazioni fra quelli ch†e si occupavano di materie contigue potesse consentire, nell’interazione, una maggiore efficacia con un’azione penale coordinata capace di fronteggiare il fenomeno mafioso nella sua globalità.

Per approfondimenti: Wikimafia.it

Tornando al nostro fattaccio di cronaca, la cosiddetta truffa SPACCA-OSSA, i giornali ed i telegiornali hanno mostrato la capillarità di questo fenomeno e dell’organizzazione criminale alle sue spalle. Nell’articolo scientifico sopracitato è inoltre descritto come in letteratura l’incidenza di fratture omerali a decorso trasversale sia circa il 20% del totale, mentre gli autori del lavoro sottolineano di aver riscontrato un’incidenza di tale frattura di circa il 90% nei loro reparti. Un incremento del 70% che conferma la diffusione a macchia d’olio di questo dramma, di questo fenomeno. Troppi non hanno visto, troppi non hanno voluto vedere, troppi erano collusi.

“Among those arrested are doctors and physiotherapists who allegedly filed false medical reports, and a lawyer who filed the insurance claims.” BBC NEWS

Among those arrested in August was a nurse who allegedly provided painkillers for the victims. The Telegraph UK News

Se è vero che i responsabili della truffa sono stati fermati o rallentati, è chiaro che la truffa ritornerà, se non qua in Sicilia probabilmente in altre regioni. Potrebbero esserci altre organizzazioni già attive in questo momento.

La mia idea è quella dell’istituzione di un organo dedicato, di un team multidisciplinare, all’interno dell’Ospedale che si occupi di analizzare tutte le lesioni ossee in cui sono presenti risvolti assicurativi. Anche le Assicurazioni, a distanza, dovrebbero ripetere le loro perizie con occhio molto critico.

È l’unico modo per depersonalizzare la denuncia e ridurre i rischi del singolo medico ma soprattutto per far desistere i criminali nei loro intenti.

Atto di CANNIBALISMO settimo: il ricordo

Falcone e Borsellino

Io credo che occorra rendersi conto che questa non è una lotta personale tra noi e la mafia. Se si capisse che questo deve essere un impegno – straordinario nell’ordinarietà – di tutti nei confronti di un fenomeno che è indegno di un paese civile, certamente le cose andrebbero molto meglio.
Giovanni Falcone

Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.
Giovanni Falcone

[…] i giudici continueranno a lavorare e a sovraesporsi e in alcuni casi a fare la fine di Rosario Livatino come tanti altri, i politici appariranno ai funerali proclamando unità di intenti per risolvere questo problema e dopo pochi mesi saremo sempre punto e daccapo…
Paolo Borsellino

Giovanni, ho preparato il discorso da tenere in chiesa dopo la tua morte: “Ci sono tante teste di minchia: teste di minchia che sognano di svuotare il Mediterraneo con un secchiello… quelle che sognano di sciogliere i ghiacciai del Polo con un fiammifero… ma oggi signori e signore davanti a voi, in questa bara di mogano costosissima, c’è il più testa di minchia di tutti… Uno che aveva sognato niente di meno di sconfiggere la mafia applicando la legge”.
Paolo Borsellino

Mauro Cardillo
Mauro Cardillo
Dirigente medico presso il Pronto Soccorso dell’Istituto Fondazione San Raffaele G.Giglio di Cefalù Specialista in Medicina Interna Accreditamento EAE in ecocardiografia Appassionato di cardiologia, elettrocardiografia, ecocardiografia ed ecografia toracica. @mausebass

6 Commenti

  1. Molto toccante questo post, che tocca un argomento a me completamente sconosciuto.
    A te personalmente e capitato di sospettare che una frattura fosse autoinflitta?

  2. Oggi che con Carlo ci siamo salutati per l’ultima volta in divisa mi ha fatto un piacere speciale trovare un nuovo post sul blog. Dapu, non sei solo un grande clinico, sei anche un grande aggregatore, e ai i miei occhi questo è un merito ancora superiore. E come si dice nello show business, the blog must go on!
    PS: Mauro, scusa il commento completamente avulso dai contenuti del post.

    • Marco, grazie del tuo commento anche se…fuori tema.;) Il blog continuerà ad esistere, almeno sino a quando ci saranno persone che hanno voglia di scriverci e di quelle che lo vorranno leggere e condividere le proprie esperienze.

  3. Complimenti Mauro per l’argomento e per come lo hai presentato. Due riflessioni, la prima: credo che ci sia bisogno di formazione sugli aspetti medico-legali dell’attività in PS, pensiamo al tema della violenza di genere o sui minori, al di là delle singole procedure dei vari ospedali credo ci sia bisogno anche di migliorare le nostre competenze
    Secondo: concordo pienamente sulla tua proposta di creare un gruppo per l’analisi e la gestione di questo tipo di problemi, ci sarebbero vantaggi per tutti, soprattutto per le vittime
    Ps: un blog così stimolante avrà vita lunga Carlo

  4. Grazie semplicemente per la possibilità di poter pensare ad una diagnosi alternativa.Spesso,pensiamo di essere lontani da certe realtà seplicemente perchè la mafia,la camorra sono solo geograficamente distanti!

  5. IS VERY IMPORTANT THE JOB OF THE BLOG AND NOT BE ALONE IN A VERY HARD RESPONSIBILITY TO APPROACH OUR PATIENTS!

    THANK YOU VERY MUCH
    DOK

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