Quante volte vi siete trovati difronte ad un tracciato come questo ed avete sentito dire, o detto voi stessi, che poichè vi è un blocco di branca sinistra (preesistente e non di nuova insorgenza) è impossibile dire se ci sono alterazioni ischemiche?
Nel blocco di branca sinistra completo la durata del QRS è uguale o superiore a 0,12 secondi (è cioè più largo almeno tre quadratini), e in V1 al posto di una R secondaria troviamo un complesso QS; di solito la Q iniziale è assente nelle precordiali sinistre e nelle derivazioni laterali.
E se ci troviamo difronte ad un ritmo elettroindotto da pmk (ventricolare destro) allora? Normalmente la risposta è sempre la stessa…
E’ quindi corretto dire che in presenza di queste alterazioni di conduzione intraventricolare o di ritmo elettroindotto da pmk sia impossibile sospettare una lesione ischemica sulla scorta del solo elettrocardiogramma?
NON E’ PIU’ COSI’ !!!
La Dottoressa Sgarbossa ha messo in evidenza alcuni criteri grazie ai quali è possibile valutare la possibilità di un tracciato ischemico nonostante vi sia la presenza di conduzione con blocco di branca sinistro o di un ritmo elettroindotto da pmk.
I criteri diagnostici in caso di presenza di BBSX o PACING sono i seguenti:
- ST sopraslivellato > 1mm in derivazione a QRS positivo (concordante con la polarità del complesso QRS)
SCORE: 5 punti.
- ST sottoslivellato > 1 mm in V1-V3 (concordante con la polarità del QRS)
SCORE: 3 punti.
- ST sopraslivellato > 5 mm nelle derivazioni con complesso QRS negativo ( polarità opposta al complesso QRS).
SCORE: 2 punti.
Alcuni TRIAL comparativi sono stati evidenziati in passato ed hanno dimostrato una specificità e sensibilità discretamente elevate.
I criteri diagnostici utilizzati nel TRIAL GUSTO 1 sono i seguenti:
- Un sopraslivellamento dell’ST, anche minimo (> 1 mm), purché concorde con la polarità del QRS (derivazioni a qrs positivo).
- Un sopraslivellamento (di almeno 5 mm) in una delle derivazioni con QRS negativo, quindi con polarità opposta a quella del qrs.
- Un sottoslivellamento (> 1 mm), in una unica derivazione, omopolare al QRS nelle derivazioni anteriori V1, V2 , V3.
La deviazione del segmento ST è misurata al punto J. Concordanza o discordanza del segmento ST sono registrate in relazione al vettore principale del QRS.
Interessante revisione dell’argomento, ma credo di difficile applicazione nella pratica clinica del medico internista o cardiologo d’urgenza. D’altronde, la possibilità di eseguire un’ ecocardiogramma d’urgenza, considerando l’ampia diffusione che la metodica sta avendo tra i medici che lavorano in PS, potrebbe essere di maggior ausilio, fornendo informazioni più dettagliate e precise sulla cinesi segmentaria, soprattutto in casi in cui l’ECG non è di facile interpretazione.
ciao e grazie per l’osservazione; credo che la praticita’ dei criteri abbia una manegevolezza maggiore rispetto all’uso dell’eco che tanto diffuso ancora non e’ purtroppo.
Io sono Infermiere professionale ,Dal tracciato sembra che siamo di fronte ad 1 blocco di 1 grado p/q quasi o superiore a 0 ,20 oltre ache al bbs
credo che sia presente anche un bav .. anche se si tratta di un fatto occasionale che non ha valenza sui criteri
Ciao.
Come si calcola il rapporto st/s?
In “quadratini ” ?
Puoi darmi un esempio di questo calcolo ?
Sei un mito a prescindere !
Grazie
Ciao.
Come si calcola il rapporto st/s?
In “quadratini ”
Puoi darmi un esempio di questo calcolo ?
Sei un mito a prescindere !
Grazie
ciao, il rapporto lo calcoli misurando le onde come faresti in qualsiasi misurazione usando i mm della carta.
Ciao Mimmo, sono d’accordissimo.con te che tutti i dolori toracici con tracciati dubbi devono sottoporsi ad ecocardiogramma in area di emergenza. La positività dei criteri di Sgarbossa però ha una specificità talmente alta che probabilmente ti permette di bypassare l’eco (quantomeno nel DEA). la valutazione della cinesi segmentaria di un paziente con BBS o PM é molto difficile e quindi tutto quello che ci puó aiutare nel raggiungere la diagnosi va messo nel calderone… un abbraccio. Mauro
Non così alta Mauro 🙂
http://academiclifeinem.com/modified-sgarbossa-criteria-ready-primetime/
Dott.ssa Morabito che piacere 🙂 ! Ho letto con molto piacere questo post di ALIEM! L’aggiunta del nuovo criterio permetterà se validato di migliorare la sensibilità dei criteri di Sgarbossa. L’attuale sensibilità si aggirerebbe intorno al 20%, davvero insufficiente ad escludere una sindrome coronarica acuta. Nella mia esperienza la loro specificità ed il loro LR + risultano molto alti ( http://www.alifeatrisk.com/2013/01/useless-ecg.html ), quasi diagnostici ed in grado di aprire le porte della cardiologia a qualsiasi ora del giorno e della notte.
i criteri di sgarbossa aiutano molto sopratutto nei ps come il mio dove non è presente ecografo ne reparto di cardiologia .grazie sempre.nando
…a mio modestissimo parere (davvero modestissimo) avendo avuto esperienza di tropo positiva in ecg assolutamente normali o lievemente modificati in sintomi coronarici acuti tipici di soprassedere nella pratica d’urgenza in avventure quanto meno pericolose di diagnosi elettrocardiografiche presunte ma di affidarsi “ai tre prelievi”….figuriamoci…non mi lancio nel burrone lasciando a casa un dolore toracico tipico o atipico su un ecg normale e lo faccio in un Bbsx?Se ci sono soggetti del genere…li auguro tanta tanta fortuna…
vorrei sapere a chi ha esperienza di eco se un ecg negativo e troponina neg puo esserci un eco positivo e che significato avere ?
Grazie Felix per lo spunto di riflessione. Vi porto l’esperienza preospedaliera dove l’eco lo abbiamo ma la cinetica segmentaria, visto il setting operativo, la valutiamo male e poco. Clinica e criteri di Sgarbossa modificati possono fare la differenza sulla centralizzazione o meno del paziente verso la PTCA con drastica riduzione della tempistica media FMC/door. Sicuramente da implementare in tutte le Best Practice preospedaliere.