“Dottore non può fare niente per farmi avere meno male?” Queste le parole di un paziente con una frattura femorale in attesa di essere ricoverato per l’intervento chirurgico.Ho controllato la terapia nella cartella clinica, dosaggio e farmaci erano somministrati in modo adeguato secondo il protocollo comunemente utilizzato in queste circostanze. Davvero non possiamo fare di meglio?
E’ stata pubblicata nell’ agosto 2011 sugli Annals of Internal Medicine una revisione sistematica sull’argomento: Comparative Effectiveness of Pain Management Intervention for Hip Fracture: A Systematic Review. Vediamo cosa dice.
Di oltre 9350 lavori gli autori, in un periodo che andava dal gennaio 1990 al dicembre 2010, ne hanno selezionati 83 (64 controllati e randomizzati, 5 non randomizzati e 14 studi di coorte.
Questi i trattamenti presi in considerazione (tra parentesi il numero degli studi):
- blocco nervoso (32)
- anestesia spinale (30)
- analgesia sistemica (3)
- trazione (11)
- trattamento analgesico multimodale (2)
- neurostimolazione (2)
- riabilitazione (1)
- medicina alternativa o complementare (2)
Se il blocco nervoso funziona, quale utilizzare e sopratutto, è questa una procedura che possiamo eseguire noi medici di pronto soccorso?
La metodica più frequentemente utilizzata è il blocco del nervo femorale che appare a prima vista abbastanza semplice da eseguire. Un ulteriore aiuto ci viene dato dall’uso dell’ecografia che ci consente di localizzare il nervo con conseguenti migliori risultati.
Ancora una volta l’ecografia ci può aiutare nella esecuzione di procedure una volta patrimonio degli specialisti di settore, anche se non credo che la metodica sia cosi facile da acquisire come sembrerebbe dalla visione di questi video.
Come sempre sono molto interessato ai vostri commenti ed alle vostre esperienze…