La Glascow Coma Scale (GCS) è uno score molto usato e validato nel valutare il paziente con trauma cranico. Sebbene largamente utilizzato, non è privo di pecche, tra cui la sua complessità e una certa mancanza di precisione ovverosia una eccessiva variabilità inter-osservatore. E’ stato recentemente pubblicato sugli Annals of Emergency Medicine uno studio che ha messo a confronto la GCS ed uno score motorio a 3 punti : il 3-point Simplified Motor Score (SMS) nella valutazione dei pazienti con trauma cranico in sede extraospedaliera.Vediamo insieme quali sono stati i risultati.
Il SMS prevede 3 livelli di risposta motoria:
- obbedisce ai comandi = 2
- Localizza il dolore = 1
- Ritrae al dolore o nessuna risposta = 0
Esso è stato già validato nei dipartimenti di emergenza Ann Emerg Med 2007.
- percentuale di intubazione tracheale
- lesioni traumatiche cerebrali clinicamente significative
- necessità di intervento neurochirurgico
- mortalità
già, che poi è quello che nel confronto tra vari operatori , già spesso faccio e fanno i molti miei colleghi “specialisti” : “…risponde agli stimoli?… localizza?…” e via!
A cosa serve memorizzare la parte motoria della GCS? In fondo ti dice qualcosa di solo relativamente utile, perché prende in considerazione solo il lato migliore. Ha un´emiparesi? Non importa, se l´altro lato viene mosso normalmente. Estende da un lato, ma localizza dall´altro? Ottimo, il paziente localizza! E se il paziente 10 minuti fa localizzava da entrambe le parti e ora ha sinergismi in estensione da una parte, la Glasgow non registra un peggioramento. Ma il clinico sí.
Da specialista, la Glasgow é abbastanza inutile. L´anestesista ti porta il paziente in shock room e ti dice: sul posto era Glasgow 8, l´ho dovuto intubare. Giusto, e ora che me l´hai intubato, sedato e rilassato é Glasgow 3. Ma prima, era 8 come? Perché teoricamente, un muto con ematoma binoculare sufficientemente esteso da non poter aprire gli occhi, ma senza deficit motorio é Glasgow 7. 8 come? e l´anestesista urla 8! é grave, non lo sai che a 8 s´intuba? e va via.
E io?
Io mi chiedo, ma non é giá difficile abbastanza lavorare in urgenza in lingua straniera? Perché almeno con i codici non riusciamo a capirci lo stesso? Abbasso la Glasgow, viva “Localizza-flette-estende-confabula-non apre gli occhi neanche al dolore”!
Concordo che l’obiettivo debba essere quello di parlare la stessa lingua, anche all’estero :-)). Uno dei problemi della GCS è proprio la sua interpretazione ma per ora credo sia il meglio che abbiamo.
Articolo molto interessante, ma non trovo il video che hai citato, mi piacerebbe guardarlo.
Paolo,grazie del tuo commento Mi dispiace il video è stato rimosso dall’autore su youtube e io ho dimenticato di togliere il collegamento.