Una delle cose che mi piace fare, come penso molti altri colleghi che come me lavorano in pronto soccorso, è l’ecografia compressiva nel sospetto di una trombosi venosa profonda degli arti inferiori . L’esame è semplice e veloce da eseguire, e richiede una curva di apprendimento rapida. Numerosi studi hanno sottolineato la sua importanza come una metodica sensibile e specifica, ma questo è vero anche se a condurre l’esame sono medici d’emergenza? Per cercare di dare una risposta a questa domanda è stato recentemente pubblicata su Thrombosis and Haemostasis una revisione sistematica e una metanalisi dal titolo: Accuracy of emergency physician-performed ultrasonography in the diagnosis of deep-vein thrombosis: a systematic review and meta-analysis. Vediamola insieme
L’uso dell’ecodoppler nella diagnosi di trombosi venosa profonda (TVP) è certamente in grado di fornire risposte adeguate rispetto al nostro sospetto diagnostico, per contro è un esame che richiede del tempo e raramente viene eseguito dal medico che ha in cura il paziente, così l’ecografia eseguita al letto del paziente dal parte del medico di pronto soccorso risulta una possibile alternativa.
Lo studio E’ stato condotta una revisione sistematica e una metanalisi utilizzando i database MEDLINE e EMBASE sino ad agosto 2012, analizzando studi che avevano valutato se l’ecografia eseguita al letto del paziente da medici di pronto soccorso fosse sufficientemente accurata nella diagnosi di trombosi venosa profonda quando paragonata sia all’ecodoppler venoso eseguito nei dipartimenti di radiologia o nei laboratori di angiologia, sia all’angiografia
httpvh://youtu.be/FHerMNhCR54
httpvh://vimeo.com/31916627
Risultati
- Sono stati inclusi 16 studi per complessivi 2379 pazienti.
- La prevalenza di TVP è stata il 23,1% (498 su 2379) variando dal 7.4% to 47.3%
- La sensibilità dell’ecografia compressiva rispetto alle tecniche di riferimento è stata 96.1% (95%CI 90.6-98.5%) mentre la specificità (96.8% (95%CI:94.6-98.1%)
Conclusioni
Le conclusioni degli autori sono in accordo con i risultati: l’esame ecografico al letto del paziente eseguito da medici di pronto soccorso può essere utile nella gestione dei pazienti con sospetta TVP. Sono comunque auspicabili ulteriori studi per confermare questi dati.
Commento personale
L’ecografia compressiva venosa è un esame semplice e veloce da eseguire al letto del malato. Da tempo è nota la sua elevata sensibilità e specificità e sempre più frequentemente viene usato dai medici che lavorano nei dipartimenti di emergenza. La mia esperienza personale non è però del tutto soddisfacente soprattutto nella sua capacità di identificare le trombosi venose distali, il cui significato patologico è però ancora tutto da definire come già discusso in un precedente post. Ovviamente molto interessato alle vostre idee ed esperienze.
Come sempre post utilissimo anche perchè con corredo video. Personalmente utilizzo sempre la CUS dal mio primo giorno di lavoro in DEA (16 marzo 2010). In ogni caso, non essendo uno specialista dell’ecografia vascolare, nei casi che meritano un follow-up, dò sempre indicazione a ripetere entro 7-10 giorni un doppler completo proprio al fine di escludere TVP distali.
Ricorderei l’utilizzo della stessa tecnica a livello degli arti superiori e del collo (es. TVP in tossicodipendenti).
Ritengo anche che la CUS abbia un ruolo eccellente nel ridurre l’esposizione a radiazioni in pz con elevato sospetto di tromboembolia polmonare ma emodinamicamente stabili (es. gravidanza).
Ti riporto in coda il titolo di un articolo pubblicato a maggio us su J Thromb Thrombolysis (Resident performed two-point compression ultrasound is inadequate for diagnosis of deep vein thrombosis in the critically III).
Grazie per la passione che metti quotidianamente nell’arricchire il tuo sito che da tempo è guida professionale per chi, come me, è ancora giovane ed inesperto.
Vittorio,
grazie del tuo commento e del suggerimento bibliografico.Concordo con quanto dici riguardo all’utilità dell’ecografia compressiva anche al di fuori degli arti inferiori. Quest’ultima poi può essere utilissima nel paziente ipoteso o in shock come parte integrante del cosiddetto RUSH (rapid ultrasound for shock and hypotension) exam.
Se ci ridessero l’ecografo… Ma siamo costretti a tenere pazienti in osservazione e a intasare gli ambulatori, a fronte della spesa per un apparecchio fondamentale…Eh, il Piemonte…
PG, non vorrei sembrare campanilista, ma non credo che il problema sia regionale, piuttosto un’idea vetusta che certe procedure in pronto soccorso siano poco utili e facciano perdere tempo. Sta a noi fare in modo che amministratori e responsabili di struttura cambino idea.
Sono felicissimo di aver scoperto EM Pills! complimenti!
Francesco, grazie dei complimenti.Condividere le nostre esperienze è il primo passo per crescere professionalmente.