Il posizionamento del sondino naso gastrico è una delle procedure che eseguiamo più spesso in pronto soccorso. La verifica del corretto posizionamento del tubo in genere, viene effettuata con diverse metodiche tra cui l’auscultazione e la misurazione del PH gastrico. Recentemente anche l’ecografo è stato utilizzato con questo scopo e uno studio ha messo le diverse tecniche a confronto.
E’ stato appena pubblicato sullo Scandinavian Journal of Trauma Resuscitation and Emergency Medicine uno studio dal titolo: The effectiveness of ultrasonography in verifying the placement of a nasogastric tube in patients with low consciousness at an emergency center, vediamo cosa dice.
Lo studio
Nel paziente con bassi livelli di coscienza, sia il posizionamento del sondino naso gastrico (SNG) che la verifica dello stesso, non sempre è agevole. Le complicazioni di questa procedura possono essere diverse, una delle più temibili è sicuramente l’aspirazione di materiale gastrico nei polmoni che può essere dovuta al non corretto posizionamento del tubo. Per questo motivo ha grande importanza verificare se sia stato applicato in modo adeguato.
Metodi
Lo studio è stato condotto presso un dipartimento di emergenza di un ospedale universitario di Seul, Corea del Sud nel periodo tra maggio e settembre 2011 su 47 pazienti con più di 18 anni e con bassi livelli di coscienza in cui vi era indicazione al posizionamento del SNG.
Le tecniche di verifica messe a confronto sono state
– l’auscultazione dello stomaco dopo insufflazione di aria attraverso il SNG
– la misurazione del PH gastrico
– la sonda ecografica
In tutti i pazienti la verifica finale era stata condotta attraverso l’esecuzione di una radiografia del torace.
Risultati
I risultati sono riassunti in questa tabella
Come si nota l’ecografia ha una sensibilità più bassa dell’auscultazione ma una specificità e un valore predittivo positivo più elevati.
Conclusioni
Gli autori concludono che l’ecografia è uno strumento utile per verificare il corretto posizionamento del sondino naso gastrico in pazienti con bassi livelli di coscienza. In caso però di mancata visualizzazione ecografica del tubo nello stomaco è necessaria l’esecuzione successiva di una radiografia del torace.
Commento personale
Pur essendo un grande sostenitore dell’uso dell’ecografo in pronto soccorso non credo che questo studio ci autorizzi a preferirlo al più usato metodo dell’auscultazione .
Una volta tanto il vecchio sembra essere meglio del nuovo, almeno secondo al mia opinione.
Ehilà!!! Un’altra volta d’accordo!!! E che cosa succede??!!??
La mia esperienza mi dice che la pratica della auscultazione è fondamentale…e sufficiente e anche superiore all’ecografia, in questi casi…anzi, dirò di più: il controllo del corretto posizionamento del SNG può essere tranquillamente operato anche dall’Infermiere…magari sarebbe bello rivedere l’Infermiere col suo bel fonendoscopio al collo (non più utilizzato – ahimé – da quando la PAO la rilevano gli apparecchi elettronici!!!