Abbiamo recentemente visto, parlando della sedazione procedurale, come la ketamina possa essere utilizzata nelle forme di sedazione dissociativa , in genere, con buoni risultati. Forse non tutti sanno, e ammetto anche io di non averla mai usata con questo scopo che il suo uso può essere soprattutto incentrato sulle sue doti analgesiche
E’ stato infatti al riguardo appena pubblicato un lavoro su: The American Journal of Emergency Medicine. Vediamo di cosa si tratta.L’articolo dal titolo Low-dose ketamine analgesia: patient and physician experience in the ED rappresenta un indagine condotta attraverso la somministrazione di un questionario fornito a pazienti e medici sull’uso della ketamina utilizzata in gran parte a scopo analgesico.
Si sa che la ketamina quando utliizzata a basse dosi (0,2 mg/kg) ha scarsa azione psicoattiva mentre mantiene un adeguato potere analgesico, obiettivo dello studio era proprio verificarne il livello di gradimento da parte sia dei pazienti che dei medici.
Lo studio
Lo studio è stato condotto nel mese di Aprile 2011 presso un dipartimento di emergenza della città di Sacramento negli Stati Uniti.
Criteri di inclusione
– eta maggiore di 18 anni
– disponibilità a ricevere la ketamina per qualsiasi motivo
Criteri di esclusione
– incapacità a comprendere la lingua inglese
– disturbo cognitivo di qualsiasi origine
I medici curanti dei pazienti che dettero il consenso per partecipare allo studio venero altresì arruolati per la survey..
I parametri considerati nell’indagine sono stati:
– dati demografici
– parametri vitali prima e dopo la somministrazione della ketamina
– la dose e la via di somministrazione
– se usata a scopo analgesico la scala del dolore prima e dopo la sua somministrazione
– reazioni avverse
– sedativi e anagesici utilizzati in concomitanza dell’uso del farmaco
Queste le domande dirette rivolte al paziente
– Quanto è stata la sua soddisfazione dopo l’uso di ketamina?
– Qual è stata la parte migliore e quale la peggiore della sua esperienza con il farmaco?
– Vorrebbe che le venisse somministrata nuovamente se necessario in futuro?
Queste quelle rivolte al medico
– Da quanti anni pratica la medicina d’emergenza?
– Se decide di usare la ketamina perché?
gli oppiacei non sono efficaci
preoccupato per gli effetti di depressione respiratoria degli oppiacei
preoccupato per l’ipotensione causata dagli oppiacei
allergie multiple agli oppiacei
Altro
Quanto è stato soddisfatto dall’uso di ketamina in questo studio?
La userebbe di nuovo?
Pensa che la ketamina sia sotto utilizzata per l’analgesia nel paziente adulto?
In caso di risposta affermativa per quale ragione?
reazione di emergenza
ipertensione
laringospasmo
disponibilità di farmaci migliori per la stessa indicazione
restrizioni nel suo uso
letteratura limitata per il suo uso nell’adulto rispetto al bambino
Risultati
24 pazienti sono stati inclusi nell’indagine, in 21 la ketamina era stata usata a scopo analgesico e in 3 per una sedazione procedurale. Questi i risultati:
– il dolore nettamente ridotto sulla scala analogica da 8.9 ± 2.1 a 3.9 ± 3.4 (P b .0001)
– non vi è stato un cambiamento significativo dei parametri vitali prima e dopo la somministrazione del farmaco
– La soddisfazione globale dei pazienti è stata 55%, quella dei medici 72%
– Il 67% dei pazienti e il 96% dei medici la riutilizzerebbero nuovamente
– $ pazienti riferirono esperienze negative collegate alla ketamina , ma non ci fu nessuna reazione di emergenza.
– Rispetto ai dati demografici i bianchi risultarono meno soddisfatti dei neri e degli ispanici.
– Le spiegazioni dei medici riguardo al suo uso sono state la preoccupazione degli effetti degli oppioidi sulla respirazione (17%), le reazioni allergiche multiple(13%), l’ipotensione (8%)
– Tutti i medici hanno ritenuto che la ketamina sia sotto utilizzata per l’analgesia del paziente in pronto soccorso
Conclusioni
Le conclusioni degli autori sono in accordo con i risultati. la ketamina è un farmaco efficace nel trattamento del dolore soprattutto in quei pazienti che hanno sviluppato una certa tolleranza agli oppiacei
Riflessioni personali
Questa indagine, pur con tutti i limiti, credo possa aprire nuovi orizzonti per la gestione dei pazienti con dolore in pronto soccorso. E’ stato anche riportato il suo uso, sempre a basse dosi, associato al fentanyl per favorire la cooperazione di pazienti con insufficienza respiratoria in corso di trattamento con ventilazione non invasiva.
I dati in questo senso sembrano interessanti e penso che sia giusto iniziare ad usarla anche in situazioni che vanno al di là della sedazione procedurale dissociativa.
Per chi volesse approfondire
Ketamine for acute and subacute pain in opioid-tolerant patients. J Opioid Manag 2008
Ketamine inadult emergency medicine: controversies and recent advances. Ann Pharmacother 2011
Piccolo studio ma interessante http://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/23047198/. Non credevo di somministrare uno schema analgesico palliativo. E allora quando provi la Ketamina….. nella pratica clinica è sottointeso.
Mattia,
da poco è disponibile anche da noi. Riferirò sulla mia esperienza in futuro.
Grazie come sempre Carlo. La sfortuna della Ketamina e’ la sua storia da freak. Mi dovrebbe arrivare tra 2 settimane e non vedo l’ora di fare la mia esperienza al riguardo. Soprattutto nelllo shock in pre-hospiral (penso al trauma) e magari in intranasale. Una domanda: ma voi ne vedete intossicati da Ket per uso voluttuario? Qualche mese fai e’ giunto in PS un near-drowing. Un ragazzone che aveva deciso con gli amici di “merenda” di farsi la Ket in muscolo e di bere vodka no-limits in riva al mare a Nisida. Beh ho scoperto che il mercato della Ket si e’ spostato da Scampia a Formia; dagli scissionisti ai Casalesi. Edoardo Bennato cantava: Nisida e’ un isola e nessuno lo sa. Neanche quel ragazzo lo sapeva. Peccato!
il problema non è ‘la storia da freak’, il problema è una stampa disinformata e tendenzialmente proibizionista, che quando la ketamina ha cominciato a comparire nelle subculture giovanili ha voluto semplicemente “creare il caso” e demonizzare quello che è un farmaco dal grande potenziale (ci sono anche studi di grande interesse sul suo utilizzo, in dosi psicoattive, contro la bipolare). Una scena già vista con LSD e MDMA, due farmaci con un potenziale enorme in psichiatria (e non solo) che sono stati fuori dalla ricerca da quarant’anni per colpa di questi inutili “allarmi”… Tanto più che tutte queste come droghe voluttaria sono comunque meno dannose di cocaina ed eroina, e pure della vodka…