mercoledì 22 Gennaio 2025

Liquidi e colica renale

“… e mi raccomando beva molta acqua…”. Quante volte abbiamo detto questa frase ai nostri pazienti visitati in pronto soccorso per una colica renale al momento della dimissione, con l’idea che questo comportamento potesse favorire l’espulsione  dell’eventuale calcolo. Questo modo di pensare e di consigliare è però veramente suffragato da evidenze scientifiche o rientra tra le tante cose che facciamo perché in fondo abbiamo sempre fatto cosi e i nostri maestri, prima di noi, han fatto allo stesso modo?

Tra gli articoli in press degli Annals of Emergency Medicine è stato pubblicato nella serie Systematic Review Snapshot una revisione sull’utilità della somministrazione di fluidi nel paziente con colica renale: Do Fluids Facilitate Stone Passage in Acute Ureteral Colic? Questo è quanto emerso.

E’ stata condotto una ricerca sulle principali banche dati biomediche e su Cochrane Renal Group’s Specialised Register, che include the Cochrane Central Register of Controlled Trials, e su International Clinical Trials Registry and ClinicalTrials.gov
Sono stati  anche cercati dati su studi non pubblicati o trials non completati inviando mail agli autori.

La revisione
Due revisori indipendenti hanno cercato studi controllati e randomizzati o quasi controllati e randomizzati che hanno messo a confronto elevate quantità di fluidi somministrati per via endovenosa (10 ml/kg) o per os o diuretici paragonati a fluidi di mantenimento,  nessun fluido o nessuna terapia diuretica utilizzati per il trattamento in pronto soccorso di pazienti con colica renale acuta.
La presenza di calcoli confermata attraverso l’utilizzo della TC, della pielografia o dell’ecografia.

Outcome
Nessun outcome primario è stato identificato; tra quelli a breve termine vennero indicati
– la durata della permanenza in pronto soccorso
– la durata del dolore
– il tempo di eliminazione del calcolo
– la frequenza di ricovero in ospedale

Di 23 studi trovati due sono stati considerati utili per la valutazione
Nel primo, 60 pazienti sono stati randomizzati nel ricevere 3 l di liquidi per via endovenosa in 6 ore o nessun liquido. La meperidina è stata utilizzata in entrambi i gruppi.
Nel secondo studio 58 pazienti sono stati randomizzati nell’avere 2 l di soluzione fisiologica in 4 ore  o 20 ml ora. Tutti i pazienti ricevettero morfina e ketoralac. Il 26% dei pazienti vennero comunque esclusi dopo la randomizzazione

Risultati
Da quanto detto sopra risulta evidente che nonostante una ricerca intensiva  gli studi trovati sono poveri sia in termini di numeri che di metodologia, con un rischio di bias elevato soprattutto per il secondo dove vi è stata un’elevata percentuale di esclusione dopo la randomizzazione, nessuno poi ha studiato l’uso dei diuretici.
Secondo questi dati comunque l’infusione di liquidi non ha determinato vantaggi in termini di riduzione del dolore, uso di analgesici o passaggio di calcoli.

Alla fine considerate le caratteristiche degli studi non è possibile dire se questo trattamento sia di reale beneficio oppure no.

Nonostante questo gli autori della revisione nel loro take home message sposano la tesi che la somministrazione di liquidi non sia vantaggiosa nel trattamento della colica renale acuta.

TAKE-HOME MESSAGE
High-volume intravenous fluid therapy has not been shown to improve ureteral stone passage, pain control, or need for surgical stone removal

Commento personale
Non credo che ci si possa basare su questi dati per modificare o confermare  la nostra pratica clinica quotidiana. Il buon senso suggerirebbe di astenersi nel forzare la diuresi durante un episodio doloroso acuto ma il buon senso non fa evidenza scientifica. Il suggerimento  di bere in abbondanza  una volta superato l’evento non mi sembra privo di una sua logica , anche se sappiamo che molto dipende dalle dimensioni e dalla localizzazione del calcolo.
E’ vero che questo è un tema certamente non cruciale ma sorprende che sinora nessuno abbia pensato di condurre uno studio in grado di fornirci strumenti per rispondere in modo definitivo alla domanda:” Dottore non mi fa neanche una flebo?”, oppure “allora adesso che vado a casa devo bere tanta acqua?”.

Carlo D'Apuzzo
Carlo D'Apuzzo
Ideatore e coordinatore di questo blog | Medico d'urgenza in quiescenza | Former consultant in Acute Medicine | Specialista in medicina interna indirizzo medicina d’urgenza e in malattie dell’apparato respiratorio | #FOAMed supporter

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