mercoledì 27 Settembre 2023

Ma fuori c’è la coda!….

Ieri sera ho avuto un interessante scambio di opinioni su Twitter  con gli autori di Emergency Ultrasound Podcast a proposito nella loro ultima pubblicazione: Diastology Ultrasound part 2.
Matt Dawon e Mike Mallin, come nel primo episodio, enfatizzavano l’importanza per il medico d’urgenza di acquisire competenze di ecografia di secondo livello in particolare utili nella gestione del paziente settico e/o affetto da scompenso cardiaco; quello che viene definita la diastologia.

In questo secondo episodio hanno completato il discorso iniziato nel primo: Diastology Ultrasound part 1 , corredandolo di utili esempi. Lo scopo è quello di introdurci nello studio ecocardiografico della funzione diastolica cercando di mostrarcene le possibili applicazioni pratiche al letto del paziente. Non voglio addentrarmi nell’argomento che devo dire gli autori di EUP hanno il pregio di rendere se non facile almeno digeribile, ma vorrei porre a voi la stessa domanda che ho posto a loro. Nella pratica di pronto soccorso di tutti i giorni è necessario che il medico d’urgenza o chi per esso acquisisca la competenza necessaria per eseguire quello che abitualmente da noi fa lo specialista cardiologo e a volte neanche lui? La domanda è solo apparentemente banale. Come sempre il problema può essere visto da diverse angolazioni. Occuparci in maniera totale  del paziente è un atto di arroganza o la risultante naturale di competenze che in fondo spettano propio a noi che operiamo in pronto soccorso? Posso dire quello che si faceva un tempo: i pazienti più critici e complessi venivano “lasciati” agli specialisti perché comunque c’erano troppi pazienti in coda da vedere e non ci si poteva permettere il lusso di ” perdere” quel tempo che invece dovevamo dedicare a problematiche più ordinarie. So che molti ancora sposano questa tesi, come si evince ad alcuni commenti pubblicati sul post “Quale medico d’urgenza?“ma altrettanti invece, e tra essi sopratutto i giovani, sono di tutt’altro parere.

Posso dirvi quello che mi hanno risposto quelli di EUP e che pienamente condivido:” I think the answer depends on where and how you practice. If you see critically ill pazients, I believe it’s invaluable”

Per chi volesse approfondire ed imparare le differenze tra pattern normale, psudonormale, restrittivo e da alterato rilasciamento, e sopratutto di come questi  parametri possano guidarci nella gestione del paziente con scompenso cardiaco e ipotensione, consiglio vivamente i due post di Emergency Medicine Podcast.

Credo che, come sempre,  ci sia molto su cui discutere…

Carlo D'Apuzzo
Carlo D'Apuzzo
Ideatore e coordinatore di questo blog | Medico d'urgenza in quiescenza | Former consultant in Acute Medicine | Specialista in medicina interna indirizzo medicina d’urgenza e in malattie dell’apparato respiratorio | #FOAMed supporter

4 Commenti

  1. Il medico d’urgenza deve saper fare un po’ di tutto. Deve dividersi tra mille cose…Ma la cosa fondamentale da insegnare ai giovani è la Medicina. Se io avessi bisogno dell’ecografo per stabilire la gravità di uno scompenso o di una sepsi, farei meglio a cambiare lavoro…Sarebbe come aver bisogno del dosaggio della Procalcitonina in DEA… Impariamo, ma usiamo mani, orecchie e testa, prima di ecografare anche le foto delle vacanze… 🙂

  2. PG63,
    dopo quasi un secolo (1819) dalla sua invenzione apparve un editoriale su JAMA che predicava prudenza sulla effettiva utilità diagnostica di uno strumento “nuovo” sempre più in uso nelle cliniche universitarie americane…lo stetoscopio! Prova ad inviare una lettera a JAMA (ma va bene anche Annals Emergency Medicine se preferisci) che esprime i tuoi convincimenti. Passerai alla storia per la tua lungimiranza….:-)))

  3. Forse non mi sono spiegato bene…o forse… …Io cerco di imparare a far tutto…anche ad utilizzare il mio ESAOTE…giorni fa diagnosi di trombosi aortica in paziente con apparente modesta colica addominale…che però non mi convinceva (per inciso, non ho risolto molto: terapia: ASA); utilizzo abitualmente l’ecografo in DEA, coadiuvando, quando posso, i Chirurghi DEA sulle urgenze traumatiche (i chirurghi non lo amano, in DEA, io sì!), nelle sospette TVP, nei dolori addominali dubbi, nell’ultimo tamponamento cardiaco che ho confermato e avviato alla pericardiocentesi (i nostri cardiologi non hanno ritenuto doverla eseguire nel nostro DEA, va be’, magari non avevano tutti i torti)…sempre con un occhio (va be’, non è l’espressione giusta) alla reale necessità di usarlo in quel momento…Vorrei avere sempre l’ecografo con me, in DEA..è uno strumento importantissimo, ma non è un secondo fonendoscopio…prima di usarlo, magari…visitare il paziente, sapete com’è, no? Insomma fare il famoso IPPA (senza consonante iniziale alcuna); magari qualche giovane riuscirà a fare diagnosi di PNX anche auscultando (e naturalmente confrontando con RX od eco…). Bisogna saper fare tutto…ma magari non cercare cose inesistenti solo per fare pratica…Se uno vuole esercitarsi, lo può fare non durante il turno in DEA…io ho fatto così…non sono espertissimo, putroppo (il tempo…)…e mi piacerebbe imparare a “vedere” anche le fratture e i PNX (ho letto gli ultimi lavori sulla sensibilità e i costi dell’eco rispetto alla rx e alla TAC)…
    Quello che volevo dire è che, così come non mi serve, in DEA, la procalcitonina per “vedere” una sepsi, non mi serve l’ecografo per “vedere” un’EPA…insomma, ragazzi, eco sì, ma non solo… :-)) Chiaro, ora, il mio punto di vista?
    Ah, spero che quando preparerai un lavoro, caro Gianfranco, saprai avere un atteggiamento un poco più umile, come si confà a un medico quando tratta con un collega che non conosce e che, magari, non lavora proprio COSI’ male… anche senza aver sposato la Risonanza Positronica, l’Ecografia Atomica o altro…ricorda che un tempo era molto in auge la Fonocardiografia…ora dov’è? Magari domani uscirà un nuovo apparecchio, sarà scoperta una nuova metodica…e dovrai rottamare il tuo prezioso apparecchietto…io non rottamerò mai (va be’, spero!!), le mie mani e le mie orecchie… Ciao Ciao
    P.S.: se sembro polemico, mi scuso, ma lo scritto non permette di esprimersi bene…a volte uno vorrebbe essere ironico e invece riesce solo ad essere sarcastico…Chiedo quindi scusa in anticipo se il mio tono sembra scortese…

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