mercoledì 22 Gennaio 2025

Presidi sovraglottici

La gestione delle vie aeree rappresenta uno degli skills fondamentali ed al tempo stesso più difficili da acquisire per il medico d’urgenza. Sto parlando ovviamente dell’intubazione tracheale.

La difficoltà è legata, più che alla tecnica in sé, alla scarsità del numero di procedure che siamo soliti praticare in ospedale.
Di come riuscire ad ottimizzare questa procedura parlerò in un altro post . Oggi voglio approfondire l’argomento dei presidi sovraglottici.
Le linee guida sulla rianimazione cardiopolmonare 2010 hanno ancora di più enfatizzato la necessità di ridurre al minimo le interruzioni del massaggio cardiaco per cui a meno che di essere un “intubatore” esperto è consigliato l’uso dei presidi sovraglottici.
Questi sono sostanzialmente rappresentati da maschera laringea, tubo laringeo e combitube. Ognuno di essi ha vantaggi e svantaggi ma in comune hanno un’impressionante facilità d’uso e consentono di interrompere la rianimazione solo per pochi secondi.
Nascono in Inghilterra come presidi da sola operatoria dove vengono ancora molto utilizzati però il loro uso si sta estendendo, proprio grazie alle nuove linee guida, anche al di fuori di essa . So che molti anestesisti ed anche qualche medico d’urgenza storce ancora il naso e preferisce “il tubo”per ottenere una via aeree sicura e definitiva . Questo può essere razionale sopratutto sul territorio ma negli altri casi deve essere considerato solo dopo aver ottenuto il return of spontaneus circulation (ROSC).
Nei video della settimana troverete sopratutto il tubo laringeo . E’ una scelta “casalinga” perché è il presidio che si è scelto di utilizzare nel nostro dipartimento di emergenza. anche se penso che quello maggiormente utilizzato  nel mondo sia la maschera

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Carlo D'Apuzzo
Carlo D'Apuzzo
Ideatore e coordinatore di questo blog | Medico d'urgenza in quiescenza | Former consultant in Acute Medicine | Specialista in medicina interna indirizzo medicina d’urgenza e in malattie dell’apparato respiratorio | #FOAMed supporter

3 Commenti

  1. In scienza e coscienza, questi atti medici dovrebbero essere appannaggio degi Anestesisti. Chi vuole intubare nella sia vita professionale, desiderio un po’ peculiare, ma rispettabilissimo, allora si iscriva ad anestesia e rianimazione, questa tendenza a mischiare le competenze e a rendere i confini fra le specializzazioni fluidi ha sicuramente dei “pro”, ma ha pure dei “contro”

    • Ancora con ste diatribe sui tubi e chi li mette? Pare di parlare con gli idraulici delle volte. Io fossi anestesista a stare ancora a parlare di tubi con questa pervicacia nel 2023 mi sentirei veramente sminuita.

  2. L’intubazione endotracheale….. perchè dovrebbe essere appannaggio degli anestesisti ? Non è mai stato dimostrato un miglioramento di qualsiasi outcome sia in ambiente pre che ospedaliero se l’intubazione endotracheale è effettuata dagli anestesisti piuttosto che dai paramedici o dai medici di emergenza (addestrati, si capisce). Anzi, in ambiente preospealiero si fatica a dimostrare un miglioramento degli outcome con l’intubazione endotracheale piuttosto che con l’utilizzo dei presidi sovraglottici o la ventilazione con ambu. Praticamente in tutto il mondo l’intubazione endotracheale viene effettuata, senza problemi, dai paramedici e dai medici d’emergenza…se proprio ci teniamo perchè non addestrare i medici d’emergenza anche in Italia per esempio in sala operatoria ? (non è la stessa cosa dell’emergenza ma è qualcosa…)

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