mercoledì 29 Novembre 2023

Sindrome compartimentale orbitale

No so voi, ma io non sapevo che esistesse anche una sindrome compartimentale a livello oculare. Così quando mi sono imbattuto in quanto pubblicato da TheTrauma Professional’s blog ho pensato che sarebbe stato interessante farne un post

Il concetto di base è ovviamente lo stesso. Se si accumula liquido sangue o altro tra la struttura ossea dell’orbita e parti relativamente poco estensibili quali le palpebre, si può rapidamente determinare un danno per le strutture interne dell’occhio.

L’eziologia è quasi sempre traumatica o secondaria ad una procedura chirurgica

Quali sono le manifestazioni cliniche?

  • intenso dolore oculare
  • ridotti movimenti dell’occhio interessato con secondaria diplopia
  • diminuzione dell’acuità visiva
  • aumento della pressione endooculare
  • torpida risposta pupillare
  • esoftalmo
E’ una delle poche vere emergenze oculistiche e richiede un rapido intervento di cantotomia; se, infatti, non si interviene entro due ore, l’occhio andrà incontro ad una ischemia retinica con conseguente cecità.
Come sostiene McGonigal nel suo blog, la procedura non è per i “deboli di cuore”,  ma dovrebbe essere patrimonio di tutti i medici di emergenza , soprattuto di quelli che lavorano in centri in cui non vi sia un oculista prontamente disponibile.
Chi volesse approfondire può leggere una recente revisione sull’argomento pubblicata su Medscape.
Qui la procedure descritta da EMrap

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Carlo D'Apuzzo
Carlo D'Apuzzo
Ideatore e coordinatore di questo blog | Medico d'urgenza in quiescenza | Former consultant in Acute Medicine | Specialista in medicina interna indirizzo medicina d’urgenza e in malattie dell’apparato respiratorio | #FOAMed supporter

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