httpvh://youtu.be/K_uccmtCqZI
Sono state recentemente pubblicate in USA le nuove linee guida inerenti la gestione della fibrillazione atriale; vediamo insieme quali sono le novità:
- Centralità del paziente: Il paziente diviene parte ” attiva ” nella scelta del protocollo terapeutico della gestione della fibrillazione atriale. Il medico coinvolgerà il paziente prospettandogli le diverse opzioni terapeutiche ed insieme decideranno su quale è meglio intraprendere.
“In patients with AF, antithrombotic therapy should be individualized based on shared decision-making after discussion of the absolute and [relative risks] RRs of stroke and bleeding and the patient’s values and preferences”
- Ablazione a radiofrequenza nela FA non valvolare: Assume maggior rilievo la scelta dell’uso delle radio frequenze per l’ablazione del ” focolaio irritativo ” nelle fibrillazioni atriali non valvolare come scelta terapeutica risolutiva.
httpvh://youtu.be/dFUsUcGxkcM
- Introduzione dei NAO nelle scelte terapeutiche: Dabigatran, Rivaroxaban ed Apixaban ( rispettivamente inibitori diretti della trombina il primo ed inibitori del fattore Xa i restanti due ) entrano a far parte del protocollo terapeutico della fibrillazione atriale non valvolare migliorando la compliance dei pazienti rispetto alla vigilanza dose dipendente del warfarin.
- Diminuzione dei casi d’uso dell’acetilsalicilico: Diminuisce drasticamente l’importanza di ruolo dell’aspirina nella prevenzione degli accidenti cerebrovascolari in corso di fibrillazione atriale e con essa i casi in cui la stessa è prescrivibile.
- Introduzione di un nuovo score di valutazione il
CHA2 DS2 VASC , rispetto al precedente
CHADS2 :v
iene ampliato lo score di valutazione del rischio di accidente cerebrovascolare con l’introduzione di un nuovo range inerente l’età, la valutazione del sesso del paziente e le notizie anamnestiche inerenti problemi di tipo vascolare quali infarto miocardico od ateromasia aortica
CONCLUSIONI: I cinque key points delle nuove linee guida sono, dunque, orientati ad una migliore compliance farmacologica ed una migliore gestione del rischio stroke nella fibrillazione atriale. Non di poca importanza è il coinvolgimento del paziente nella scelta terapeutica con la condivisione/accettazione dei rischi correlati sia dalla patologia che dal trattamento terapeutico stesso. L’introduzione dei nuovi anticoagulanti orali apre nuove frontiere di gestione terapeutica basate sull’evidenza dei minori effetti avversi e della migliore prevenzione degli eventi stroke.
FONTI:
Ottimo post Felix. Sono contento che le linee guida sottolineino la scelta drl paziente!
concordo con te Mauro; la parte che piu’ mi entusiasma riguarda l’uso dei NAO che a mio avviso apriranno nuove frontiere in molteplici campi di applicazione.
trovo l’uso dei NAO estremamente pericoloso in questi pazienti poiché, al momento, in caso di complicanze cosa facciamo ??
ottima domanda; la valutazione dei NAO ha una percentuale di casi di “bleeding” inferiore rispetto al warfarin e rende la vita del paziente piu’ libera. ad oggi non sono ancora pronti antidoti mirati quindi plasma fresco congelato e fattori della coagulazione rimangono il gold standard to treat. Personalmente posso dirti che fortunatamente, ad oggi, su oltre 100 casi trattati dai cardiologi nella mia utic di riferimento non vi e’ stato nessun evento avverso.